Mastino napoletano

20/10/2014
Mastino napoletano
ORIGINI
Come tutti i molossoidi discende, con ogni probabilità, dall’antico Molosso tibetano; vive nel Sud Italia da tempi remotissimi, presumibilmente dal Secondo millennio prima di Cristo e forse da prima ancora. Al tempo della Seconda guerra mondiale la razza arrivò vicinissima all’estinzione: fu recuperata e salvata nel 1946 dallo scrittore e cinologo Piero Scanziani, che la ricostruì partendo dai pochissimi soggetti rimasti.

ASPETTO E CARATTERISTICHE
È un cane di grossa taglia, molossoide, con caratteristica pelle spessa e rugosa, ricoperta di pelo raso. La testa è enorme e corta, con cranio rotondo ma appiattito tra le orecchie, muso diritto, tartufo voluminoso, labbra abbondanti e pendenti. Gli occhi sono ben distanziati tra loro, con rima palpebrale che tende al tondo e, a causa della pelle sopracciliare abbondante non bene aperta, appare ovale. Le orecchie sono piccole in rapporto alla mole del cane, di forma triangolare, inserite molto al di sopra dell’arcata zigomatica. Il corpo nel complesso è più lungo che alto, con collo massiccio e fornito di giogaia, groppa larga. La coda viene amputata a circa due terzi della lunghezza.
Pelo: denso, uguale di lunghezza, uniformemente liscio, fine, raso, della lunghezza massima di 1,5 cm. Colore: preferiti il piombo, il nero, il grigio, talora con piccole macchie bianche al petto e sulla punta delle dita, il mogano, il fulvo, il fulvo-cervo. Tutti i mantelli possono essere tigrati. Taglia: maschi 65-73 cm; femmine 60-68 cm. Peso ideale 60-70 kg per i maschi, 50-60 kg per le femmine.

ATTITUDINI
È un cane estremamente equilibrato, mai inutilmente aggressivo; dolce e sicuro con i bambini, diventa terribile solo se provocato. È esclusivamente un cane da guardia, oltre che da compagnia e da esposizione. Tra i grossi molossoidi da guardia è quello con il carattere più pacato.

SALUTE
Soffre il freddo. L’alimentazione va tenuta sotto controllo specialmente nel periodo dell’accrescimento, quando un errore alimentare può rovinare completamente lo sviluppo del cucciolo. Gli occhi possono essere soggetti a entropion o ectropion

DOVE TENERLO
L’ideale sarebbe tenerlo in giardino soltanto nelle ore calde, e in casa di notte: in questo modo si allunga anche la sua vita. Se deve svolgere le mansioni di guar diano bisogna prevedere un adeguato ricovero in modo che il cane, in inver no, non sia costretto a patire il freddo.

NOTE
Nonostante la mole, non ha bisogno di spazi sconfinati perché il movimento che svolge è piuttosto ridotto. Sbava parecchio.

FCI 197 Gruppo 2

Mâtin napolitain, Neapolitan Mastiff, Mastín napolitano

Nazionalità: Italia

Sezione: 2 Molossoidi e cani da montagna
Sottosezione: 1 Tipo Dogue

RIPRODUZIONE RISERVATA

Si ringrazia per i contenuti Giunti Editore - De Vecchi

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